Battipaglia: demolita l’incompiuta caserma della polizia

Demolita quella struttura orami diventata storica per i Battipagliesi, l’edificio costato 400 milioni di lire, che doveva ospitare la caserma della polizia in un area di 375 mq tra l’istituto tecnico commerciale di Battipaglia e il campo sportivo del rione Sant’Anna. I lavori iniziati nel 1978 non si sono mai conclusi, e solo nel 2022 hanno deciso di abbattere lo “scheletro gigante” che stava lì da orami 44 anni.

Nel 2020 la fine sembra vicina: demolizione fallita per colpa di uno zero

Nel 2020 l’epilogo sembrava vicino: il Tar campano, della Prima sezione salernitana, diede ragione ai costruttori della “Arco Edil srl”, pronunciandosi sul ricorso presentato da quest’ultimi a seguito del rifiuto emanato dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche che, il 18 giugno del 2020, stoppò i lavori al Commissariato di Polizia di via Gonzaga a causa d’uno zero. Un errore nell’offerta risultato fatale: 70mila euro invece che 700mila, così scrissero i tecnici della ditta casertana che s’aggiudicò l’appalto per i lavori.

Un secondo tentativo nel 2021, la sentenza del Tar

Agli inizi del 2021 un nuovo rinvio. Questa volta dal Consiglio di Stato che scelse di fissare un’udienza pubblica qualche mese più tardi, a maggio, congelando di fatto la decisione: né contratti né assegnazione dei lavori fino all’udienza di merito. Parallelamente arrivò anche il ricorso al Tar di Salerno presentato dal Consorzio Stabile Campania, la ditta classificatasi seconda nella graduatoria per l’aggiudicazione dei lavori del nuovo commissariato, che ha impugnato il decreto del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche con il quale è stato approvato il verbale di gara per la proposta di aggiudicazione provvisoria dei lavori di ristrutturazione edilizia del fabbricato alla ditta “ArCo Edil srl”.

Settembre 2022: giù lo scheletro

 È stato necessario attendere fino a luglio dell’anno scorso quando la struttura è stata demolita, il 20/07/2022 si iniziano a vedere le prime gru, i primi operai tirare giù il grande scheletro che attende d’essere rivitalizzata da quasi mezzo secolo.

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