Le disuguaglianze secondo l’ONU

Secondo il rapporto ONU 2020, oltre il 70% degli abitanti del pianeta vive in paesi in aumento di disparità economiche e sociali. 

Tra il 1990 e il 2015 in 46 stati su 57, l’1 % della popolazione che corrisponde alla percentuale di individui ricchi, si è arricchita. In media il reddito del Nord America è 16 volte superiore al reddito africano. 

L’aumento delle disparità nel campo economico è stimato secondo tre punti:

  • PROGRESSO TECNOLOGICO: l’innovazione e lo sviluppo digitale dei paesi;
  • CONDIZIONI CLIMATICHE: nei paesi più vulnerabili ed esposti al surriscaldamento terrestre, il tasso di povertà aumenterà; attraverso la transizione all’economia verde, le politiche di sostenibilità ambientali ed energie rinnovabili possono aiutare la diminuzione di disuguaglianze e alla progressione del pianeta.
  • URBANIZZAZIONE: lo sviluppo delle città e delle metropoli hanno evidenziato la disparità economica e di status sociale delle persone, nel 2014, 1 abitante su 4 viveva in slam o baracche.
  • MIGRAZIONE: spostamento di persone che aiutano l’economia, sebbene la competizione per lavori poco qualificati possa aumentare le disparità come per le paghe al ribasso. 

In base alla domanda del mercato, i governi filtrano le migrazioni: per questo, spesso gli immigrati accettano lavori illegali e di scarto.

La crescita delle disparità e l’aumento del tasso di disoccupazione comporta a un malcontento generale della popolazione ed di conseguenza alla sfiducia per il governo, attraverso movimenti e manifestazioni violente, che rallenta lo sviluppo e rende sempre più difficile ridurre la povertà.

Il dipartimento affari economici e sociali delle nazioni unite, suggerisce 3 aree di intervento:

  • ISTRUZIONE,per allargare l’accesso alle opportunità e diminuire l’ignoranza che sostiene il pregiudizio e la paura;
  • POLITICHE SOCIALI E FISCALI a sostegno delle fasce più deboli;
  • LEGISLAZIONE INCLUSIVA che promuova la partecipazione e combatta il pregiudizio e la discriminazione. 
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