Kkr, vuole il 100% di Tim, cosa succede?

Kkrt

La Kkr, con sede a New York, è una società internazionale di private equity, tenendo d’occhio le ultime quotazioni di TIM, ha fatto richiesta “amichevolmente” di acquisire il 100% delle azioni.

Vivendi, non collabora con Kkr

“Vivendi”, società Francese attiva nel campo dei media e comunicazioni, nonché azionista di Tim con il 23,68%, ha dichiarato ribadendo di “collaborare con le autorità e istituzioni italiane per il successo della società” mentre per la posizione di Kkr, dichiara che “non rispecchia il valore reale di TIM”, al successivo di queste dichiarazioni, la borsa di TIM ha perso l’1,2%, a 0,445 euro, allontanandosi ai 0,505 che la Kkr vuol pagare.

Inoltre il problema di Vivendi e che le sue quotazioni (il 24%) su TIM, le ha acquistate ad oltre 1 euro ad azione, rimanendo a bilancio a valori superiori a quelli di mercato, vendere significherebbe andar in perdita.

Anche il governo ne parla

 L’esito dipenderà anche dal governo, dato che sulla società si dispone di un Golden power, (la possibilità di bloccare offerte non conformi all’ interesse nazionale) da parte della Cassa depositi e prestiti che detiene il 9,8% della quota di TIM.

Dal ministero del Tesoro non sono arrivate né via libera né stop; però sono uscite parole di apprezzamento per il fatto che grandi operatori finanziari esteri si interessino ad aziende italiane.

Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico, ha dichiarato “Il governo valuterà giustamente l’interesse pubblico che è sotteso a una rete che ha profili anche strategici quando l’Opa ci sarà e quando il piano sarà dettagliato. In questo momento c’è soltanto una manifestazione di interesse, il Governo valuterà e ha deciso di valutarlo collegialmente con un organo che il presidente Draghi ha voluto. Inoltre afferma che “La lettera del fondo Kkr, definisce l’opa, come amichevole, ma aspettiamo i dettagli per vedere in che cosa consiste. È difficile parlare di una cosa che manca di elementi sostanziali”.

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