La Juventus chiude il caso stipendi: Agnelli andrà a processo

La sentenza stipendi Juve si chiude con un patteggiamento da 718mila euro. Solo Andrea Agnelli sceglie di andare a processo

Il caso stipendi Juve si chiude col patteggiamento

Tramite il Chief Football Officier Calvo e il presidente Ferrero la Juventus ha deciso di chiedere il patteggiamento per chiudere la pendenza con una multa. Il patteggiamento relativo alla “manovra stipendi” impedirà alla Juventus di ricorrere in appello.

Solo l’ex presidente Andrea Agnelli si smarca e rifiuta il patteggiamento chiedendo di andare a processo. Per lui l’udienza è fissata presso il Tribunale federale nazionale il prossimo 15 giugno.

Nell’ordinamento italiano il patteggiamento, o meglio l’applicazione della pena su applicazione della pena su richiesta delle parti, tecnicamente non equivale a un’ammissione di colpevolezza, ma viene utilizzato, previo parere favorevole dell’accusa, per chiudere le pendenze giudiziarie evitando il rischio di condanne più gravi.

Cos’è il caso stipendi Juve

Secondo l’accusa la Juventus avrebbe messo in atto un taglio fittizio degli stipendi. Tale taglio (esistente solo virtualmente) avrebbe di conseguenza portato a una riduzione dei costi nei bilanci degli anni 2020 e 2021.

Tutto è partito dalle indagini preliminari della Procura della Repubblica di Torino relative all’inchiesta Prisma. Inchiesta che, andando avanti, ha portato lo scorso 28 novembre alle dimissioni del Cda bianconero. Anche Andrea Agnelli si è dimesso dalla sua carica, lasciando i vertici della Juventus dopo 12 anni.

Il caso plusvalenze Juventus

Quello relativo alla manovra stipendi è il secondo filone di inchiesta che ha visto coinvolta la Juve.

Il filone sulle plusvalenze della Juventus si è recentemente risolto in appello con 10 punti di penalizzazione e il proscioglimento di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.

Dopo la sentenza plusvalenze la Juve è stata penalizzata di 10 punti, contro i 15 della sentenza di primo grado e gli 11 punti richiesti dall’accusa.

Subito dopo la sentenza la Juventus è scivolata al settimo posto della classifica, con 59 punti.

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