Piccole donne: il remake che ci serviva

Piccole donne, il remake che serviva per dare vita al famoso romanzo di Louisa May Alcott, con un cast spettacolare e punto di vista estremamente femminile.

Piccole donne (Little Women) è un film del 2019 scritto e diretto da Greta Gerwig. È il settimo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Louisa May Alcott. Fanno parte del cast Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Laura Dern, Timothée Chalamet, Meryl Streep, Tracy Letts, Bob Odenkirk, James Norton, Louis Garrel e Chris Cooper.

Trama

New York, 1868. Josephine «Jo» March è una giovane insegnante che vive in una pensione e tenta di farsi strada come scrittrice, riuscendo tuttavia solamente a pubblicare brevi racconti presso un editore locale, il signor Dashwood. Quello stesso giorno, Jo riceve un telegramma dalla sorella Meg che la prega di tornare a casa perché le condizioni di Beth, loro sorella minore, si sono aggravate. Mentre torna a casa, Jo ricorda la propria vita prima di trasferirsi a New York.

Le sorelle

Jo, Meg, Beth ed Amy March sono quattro sorelle adolescenti molto diverse tra loro. Le sorelle vivono assieme alla loro madre Marmee, mentre il padre è cappellano volontario nell’esercito unionista. Per aiutare la famiglia, Jo lavora come dama di compagnia per la scorbutica e benestante zia March, che mal sopporta i modi da maschiaccio della nipote e la esorta perennemente a trovarsi un buon partito. Un giorno, le sorelle stringono amicizia con il giovane Theodore Laurence, detto Laurie, nipote del loro anziano e ricchissimo vicino di casa.

Una sera, Meg e Jo vanno a teatro con Laurie e John senza invitare Amy e quest’ultima, indispettita, brucia per ripicca la bozza di un romanzo a cui Jo stava lavorando. Il giorno dopo, una Amy pentita tenta di scusarsi con Jo, ma cade in un fiume ghiacciato, rischiando la vita. Nel frattempo, Beth contrae la scarlattina ed Amy, unica tra le sorelle a non aver mai avuto la malattia, viene ospitata da zia March per tenerla al sicuro. Beth guarisce grazie alle cure di Marmee, rientrata dietro preghiera di Jo e Meg, ma la malattia ha debilitato gravemente il fisico della ragazza.

Il freddo natale

La famiglia è finalmente riunita a Natale quando il signor March, congedato a causa delle ferite, viene rimandato a casa. In primavera, Meg e John si sposano con grande gioia della famiglia tranne che della zia March, che non vede di buon occhio il matrimonio della nipote con un insegnante squattrinato. L’anziana donna annuncia la propria intenzione di partire per l’Europa e propone ad Amy di accompagnarla, offerta che la ragazza accetta con gioia. Laurie, affranto, non può far altro che accettare il rifiuto.

Di nuovo nel 1868, Jo riabbraccia Meg, Beth e Marmee e inizia a considerare la propria vita fino a quel momento, realizzando infine di non aver mai concluso nulla e pentendosi di aver respinto Laurie. Amy, però, al pari delle sorelle ha ormai perduto ogni illusione che aveva da bambina e intende sposare Fred solo per assicurare un futuro a se stessa e alla propria famiglia. Beth, in seguito ad una crisi, muore, gettando la famiglia nel dolore. Friedrich è in realtà innamorato di lei e Jo, spronata da Meg e Amy, decide di non farsi scappare anche questa occasione e si dichiara a lui.

Tempo dopo, Jo e Friedrich si sono sposati e si sono trasferiti nella vecchia casa di zia March, nel frattempo deceduta.

Il monologo

Jo (Saoirse Ronan) è la protagonista assoluta della scena: l’aspirante scrittrice si sfoga con sua madre (Laura Dern), denunciando i pregiudizi sociali – e letterari – nei confronti delle donne. «Le donne hanno una mente, e hanno un’anima, non solo un cuore… e hanno ambizioni e talento, non solo bellezza. Sono così stanca della gente che dice che l’amore sia l’unica cosa di cui una donna è capace… ne sono così nauseata, ma mi sento così sola…». Si guadagna la medaglia come uno dei più bei monologhi femminili del cinema.

Riconoscimenti

  • 2020 – Premi Oscar
  • Migliori costumi per Jacqueline Durran
  • Candidatura per il miglior film
  • Candidatura per la miglior attrice protagonista per Saoirse Ronan
  • Candidatura per la miglior attrice non protagonista per Florence Pugh
  • Candidatura per la miglior sceneggiatura non originale per Greta Gerwig
  • Candidatura per la miglior colonna sonora per Alexandre Desplat
  • 2020 – Golden Globe
  • Candidatura per la miglior attrice in un film drammatico a Saoirse Ronan
  • Candidatura per la miglior colonna sonora originale in un film a Alexandre Desplat
  • 2020 – Premi BAFTA
  • Migliori costumi a Jacqueline Durran
  • Candidatura per la migliore attrice protagonista a Saoirse Ronan
  • Candidatura per la migliore attrice non protagonista a Florence Pugh
  • Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale a Greta Gerwig
  • Candidatura per la migliore colonna sonora a Alexandre Desplat
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