Super Green Pass: che cos’è e differenze

Da tempo ormai è in vigore l’obbligo della presentazione del Green Pass per lo svolgimento di attività della vita quotidiana come andare a cena in un ristorante, visitare parenti anziani nelle Rsa, andare in palestra o in piscina,…

Ma se ti dicessi che si è decisa la creazione di un nuovo tipo di Green Pass?

Ebbene sì e il suo nome è Super Green Pass , che a differenza del normale Green Pass non si potrà più ottenere tramite l’esecuzione di un tampone molecolare o antigenico, ma sarà necessario essersi sottoposti all’iniezione del vaccino anti-Covid.

Come funziona?

Questo nuovo Green Pass che sarà in vigore dal 6 dicembre 2021, che è stato proposto dal consigliere del ministro della salute Walter Ricciardi e di cui si è discusso nell’incontro tra Governo e Regioni del 24 novembre, sarà necessario per le attività di svago ,quali il cinema, i ristoranti, la palestra e gli stadi.

Invece chi ha effettuato un tampone molecolare nelle ultime 48 ore o un tampone antigenico nelle ultime 24 ore (nuovi scadenze di validità dei tamponi) avrà acceso a un Green Pass valido solamente per il lavoro e per viaggiare.

Opinioni pro e contro Super Green Pass

Ci sono varie scuole di pensiero riguardo a questo nuovo Green Pass, tra quelle persone che hanno delle opinioni positive riguardo questa novità c’è il presidente della Liguria Toti.

Questa la dichiarazione precedente all’incontro Governo-Regioni del presidente Toti, trasmessa tramite un post Facebook:

“Il 90% degli italiani non può essere tenuto in scacco da un 10% che non comprende l’importanza del vaccino e vorrebbe dettare alla stragrande maggioranza dei cittadini le proprie rumorose regole. Per questo in Conferenza delle Regioni ho proposto di chiedere un incontro urgente, entro 72 ore, con il Governo”.

“In questo momento non è possibile mantenere un atteggiamento attendista, bisogna anzi stabilire norme chiare per affrontare questa fase della pandemia, tutelando la salute dei cittadini e consentendo all’economia di continuare a crescere, dopo 2 anni difficili”.

“La divisione del Paese in zona gialla, arancione o rossa, deve valere soltanto per i non vaccinati, i vaccinati invece potranno continuare ad organizzare la propria vita, il lavoro, la socialità. Questo è il momento in cui si programmano le vacanze di Natale e tutta la macchina economica che vi gira intorno: è soprattutto a questi lavoratori che dobbiamo dare la certezza che il Paese non richiuderà”.

E mentre ci sono persone che non si sono sbilanciate troppo su questo nuovo problema, come il presidente della regione Veneto Zaia, ci sono invece altri che si sono definiti scettici riguardo questo nuovo Green Pass, come il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che ,sempre prima dell’incontro Governo-Regioni, ha affermato ciò che segue ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”:

“Lockdown per non vaccinati? Non è la strategia da attuare con i numeri odierni, può essere valutata in caso di passaggio in zona arancione”.

“Non è la strategia da attuare con i numeri odierni. C’è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione è sotto controllo”.

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