Giulia Cecchetin, l’ennesima donna vittima di femminicidio
Giulia Cecchetin è l’ennesima aggiunta alla già lunga lista di donne vittime di femminicidio nel 2023. Un’altra persona che si aggiunge al sanguinoso elenco di nomi che spesso restano tali nel pensiero collettivo, dimenticandosi che quei nomi sono madri, sorelle, amiche, tutte accomunate dall’esser vittime dell’altrui follia e della smania di possesso di uomini mediocri, incapaci di accettare la fine di relazioni ormai inesistenti.
Relazioni spesso basate su violenze quotidiane, dei campanelli di allarme spesso sottovalutati, e frutto di un’educazione patriarcale e retrograda basata sul possesso della donna, come se fosse un oggetto da controllare.
Sempre più spesso assistiamo a notizie di femminicidi, violenze domestiche o sessuali, e sempre più spesso le stesse notizie che procurano lo sdegno e la rabbia di tanti, nel giro di pochi giorni lasciano posto al silenzio, come se pian piano il tanfo della morte scivolasse via dalla nostra pelle, senza lasciare alcun segno.
Al tam-tam mediatico segue spesso il silenzio, in attesa di un’altra notizia, di una risposta ai quesiti di coloro che desiderano giustizia per una vita spezzata fin troppo presto.
Che cosa è successo a Giulia Cecchetin
Giulia Cecchetin, 22 anni, residente a Vigonovo, è scomparsa l’11 novembre insieme a Filippo Turetta, ex fidanzato ed attualmente principale indagato per il suo omicidio. Cecchetin è stata vista per l’ultima volta insieme a Turetta ai tavolini di un McDonald di Marghera, nel Veneziano. Dopodiché ha smesso di rispondere al cellulare e poco si sapeva delle sue sorti, fino al ritrovamento di un filmato girato da una telecamera di sorveglianza in uno stabilimento industriale di Fossò, che ha catturato l’aggressione di Turetta a Cechettin. Nel video si vede la ragazza cadere e perdere i sensi, per poi venire caricata in macchina dall’ex fidanzato e portata via.
Grazie alle rilevazioni delle telecamere, gli investigatori hanno potuto stabilire un’area entro cui concentrare le ricerche. Così il corpo di Giulia Cecchetin è stato infine ritrovato senza vita in un burrone vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone.
Ricostruzione dell’accaduto
L’ispezione condotta sul cadavere della 22enne dal medico legale Antonello Cirnelli ha constatato che Giulia Cecchettin è stata uccisa da svariate coltellate inferte in particolare alla testa e al collo. Inoltre la giovane presentava, secondo quanto risulta all’Ansa, anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia. In seguito alla colluttazione, Turetta si sarebbe poi disfatto del corpo della giovane, depositandolo in un sacco di plastica al bordo della strada e facendolo poi rotolare giù da un dirupo per una cinquantina di metri.
Dov’è Filippo Turetta
Successivamente all’essersi disfatto del corpo, Filippo Turetta è partito per il Nord, più precisamente verso l’Austria, dove è stato avvistato dapprima dal titolare di un’area di servizio situata tra Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco e poi dai sistemi di controllo stradale a Lienz e in Carinzia.
Infine Turetta è stato fermato e arrestato dalla polizia tedesca a Weissenfel, vicino a Lipsia, in Germania. Su di lui pendono l’accusa di omicidio volontario premeditato e un mandato d’arresto europeo e adesso si attende solamente che il giudice tedesco decida tempi e modi per l’estradizione in Italia.
Di Luca Vece