Meloni e Scholz firmano il Piano d’Azione Italia-Germania

Meloni e Scholz firmano il Piano d’Azione Italia-Germania

Il 22 novembre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno siglato a Berlino il Piano d’azione Italia-Germania, un accordo di cooperazione bilaterale tra i due governi. Ecco cosa prevede.

La premier italiana, Giorgia Meloni, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, firmano il Piano d’Azione Italia-Germania, a Berlino il 22 novembre 2023

 

 

 

 

Politiche in materia di immigrazione

Italia e Germania intendono proseguire il dialogo e il coordinamento in materia di migrazione sulla base dell’attuale meccanismo di consultazioni semestrali, concentrandosi su possibili posizioni comuni nel quadro del Nuovo Patto Ue su migrazione e asilo. “Germania e Italia sono d’accordo sul fatto che la riforma del sistema europeo comune dell’asilo vada concluso“, è stato perentorio il cancelliere tedesco che ha assicurato come entrambi i governi condividano la necessità di “un approccio di partenariato con i Paesi di transito e di origine

Uno degli argomenti di punta in materia di immigrazione è l’accordo Italia-Albania firmato il 7 novembre a Roma, che ora la Germania osserva “con interesse”, come ribadito dal cancelliere tedesco Scholz. Dopo aver ricordato che “l’Unione Europea si è occupata della questione” con l’analisi della Commissione Ue, Scholz ha sottolineato l’importanza della vicinanza tra Italia e Albania nel trovare una strada per ridurre l’immigrazione illegale. La premier italiana Giorgia Meloni ha fatto eco a tali affermazioni: “È una cornice che poi va messa a terra con le norme necessarie, penso che sia un accordo innovativo, che rispetta le regole, anche quelle europee“.

Politiche in materia di economia

Secondo quanto previsto da tale intesa, Italia e Germania organizzeranno un Forum ministeriale annuale tra il ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy e il ministro federale tedesco per l’Economia e la Protezione del Clima. Questo incontro sarà “sostenuto e preceduto da un dialogo regolare, finalizzato a delineare un approccio coordinato sui principali dossier e sulle politiche di strategia industriale europea”.

A quest’ultimo si affianca un Forum macroeconomico bilaterale su questioni finanziare ed economiche, volto alla promozione dello sviluppo sostenibile e della resilienza attraverso il rafforzamento della crescita, della produttività, della competitività, della convergenza, degli investimenti e della sostenibilità fiscale.

Il Piano d’Azione dispone anche la necessità di scambiare valutazioni e opinioni sulle opportunità e le sfide nelle rispettive relazioni con Pechino e adottare un approccio coordinato in linea con la strategia dell’Ue

Politica energetica

I ministeri degli Esteri e dell’Energia di Italia e Germania terranno consultazioni annuali congiunte sulla politica climatica ed energetica a livello Ue, promuovendo la reciproca cooperazione “sui mercati europei dell’energia, sull’elettricità, sul gas e sull’idrogeno, nonché sull’esame di ulteriori interconnessioni energetiche con il Medio Oriente e il Nord Africa”.

A tal fine i due Paesi sosterranno congiuntamente lo sviluppo “tempestivo di infrastrutture/interconnessioni per il commercio di energia tra la regione del Medio Oriente e Nord Africa e l’Europa, tenendo conto del ruolo potenziale dell’Italia come polo energetico nel Mediterraneo”.

Inoltre Italia e Germania sosterranno “la diversificazione dell’approvvigionamento energetico e l’espansione della connettività energetica nel mercato europeo e porteranno avanti nuove condutture per gas e idrogeno tra Italia e Germania (attraverso l’Austria e/o la Svizzera), e in particolare il Corridoio centro-meridionale che collega le parti meridionali della Germania e l’Italia con il Nord Africa”.

Politica climatica e transizione verde

Nel testo dell’intesa viene ribadita anche l’importanza della protezione del clima a livello mondiale, così come l’urgenza di portare avanti la transizione verde. Per raggiungere tale obiettivo, Italia e Germania si coordineranno, coinvolgendo il settore privato, su aree rilevanti per la transizione verde: dal “FITfor55” (obiettivo UE di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030) alle infrastrutture e mobilità sostenibili, dalla tassonomia verde, alla rilevazione della sostenibilità, la sicurezza energetica, l’efficienza e il risparmio energetico, l’uso di energie a basso tenore di carbonio, sicure e sostenibili, in particolare da fonti rinnovabili tra cui l’idrogeno.

Infine, Germania e Italia sono “d’accordo sull’importanza di eliminare gradualmente i combustibili fossili non abbattuti, compresa l’energia a carbone“.

Politiche di difesa e sicurezza

Per quanto riguarda le questioni di sicurezza internazionale e di difesa di interesse comune, Italia e Germania hanno deciso di istituire un meccanismo di consultazioni congiunte tra i ministri della Difesa e degli Affari esteri dei rispettivi paesi (“2+2”). Il documento delinea che “Oltre al nucleo centrale dei ministeri della Difesa e degli Affari esteri, tale dialogo potrà essere allargato ad altri ministeri rilevanti, nelle modalità opportune, e potrà includere i partner più rilevanti, nelle modalità opportune, al fine di rafforzare il coordinamento in formato Pesco-4 o Quint, nonché in seno alla Nato e all’Ue”.

È previsto anche il rafforzamento della cooperazione bilaterale in materia di armamenti, promuovendo la cooperazione multilaterale con altri partner europei per lo sviluppo condiviso di progetti strategici di difesa europea, con la specifica intenzione di “continuare la lunga e affidabile cooperazione industriale in materia di difesa su importanti progetti di armamento come Eurofighter, Eurodrone, Sottomarino U212A, NH-90, Meteor, Ags, Hydis e Vulcano”.

Politica estera

Ci sono poi le questioni di politica estera, in primo luogo la questione della guerra tra Israele e Hamas. I leader di Italia e Germania hanno confermato che “c’è piena convergenza sulla crisi medio-orientale fin dall’inizio” dello scoppio del conflitto il 7 ottobre, così come sulla necessità di “rispettare il diritto internazionale e tutelare i civili“. Proprio in questa ottica, Roma e Berlino spingono per “una soluzione strutturale, con due popoli e due Stati

Per quanto riguarda l’altro fronte bellico, quello in Ucraina, i due Paesi condividono pienamente la politica di “fornire assistenza a 360 gradi” a Kiev, anche sul piano della ricostruzione. In vista del Consiglio Europeo che deciderà sul possibile avvio dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue, la premier Meloni e il cancelliere Scholz hanno sottolineato che “è fondamentale la capacità dell’Europa di essere inclusiva e di dare risposte a chi si rivolge a noi”, aprendosi alla possibilità di riforma dei Trattati dell’Unione “a condizione che si basino su un consenso tra tutti gli Stati membri”.

Coordinamento sulle politiche dello spazio

Le due nazioni intendono infine rafforzare il coordinamento sulle attività e le politiche dello spazio. Rientrano nell’ambito di tale coordinamento “le questioni relative all’economia spaziale, alle questioni di ricerca e sviluppo, nonché le attività a monte, i servizi e le applicazioni a valle, la legislazione e la regolamentazione dello spazio”.

Di Luca Vece

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