Intervista a Salvatore Monetti

Salvatore Monetti, ex alunno dell’istituto Besta Gloriosi di Battipaglia, originario di Bellizzi. Il giorno 16/04 è stato invitato dagli alunni dello Spiffero a partecipare ad una propria intervista. Attraverso la propria passione e innovazione a soli 23 anni, continua ad ambientarsi nel mondo del Marketing, carriera iniziata già qualche anno fa.

Ha ottenuto riconoscimenti anche oltre i confini nazionali, ed è stato invitato nel 2023 ad uno dei più grandi eventi digitali del mondo, a Tel Aviv in Israele, ed è stato uno tra le poche start-up italiane a partecipare.

Tra le curiosità emerse dai ragazzi, ne spiccano tre in particolare;

“Perché tra tutti i paesi del mondo, anche tra quelli più sviluppati, hai deciso di andare proprio in Portogallo?”

Sono andato in Portogallo per ritrovarmi, ho viaggiato tanto e continuo, anche se sto viaggiando meno rispetto a prima. Prima i voli costavano veramente pochissimo, adesso invece viaggiare costa un po’ in più.

“Continui a informarti e a studiare, nonostante questo lavoro?”

Considera che io sono anche formatore per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, per quanto riguarda gli imprenditori, io faccio sia corsi di formazione e formo anche le persone. Dai corsi di formazione che ho fatto qualche mese fa ho dovuto cambiare il 90% delle slide perché il mondo digitale è in continua evoluzione.

Pensate all’intelligenza artificiale, secondo me è la più grande evoluzione, perché sapendola usare consente di arrivare a informazioni e soprattutto sfruttare le informazioni che senza di essa tu non sapevi. lo sono diventato formatore per l’intelligenza artificiale anche per il mondo medico che è stato sempre il settore più restio ai social più restio a internet perché è un settore ancora tanto del passato. La formazione continua e lo studio continuo sono sempre alla base di tutto, in questo settore se ti fermi per 6 mesi puoi chiudere partita Iva e dire sono disoccupato.

“Ho letto sull’articolo de “Il mattino” che sei stato in Portogallo e hai detto di esserti scoperto. Volevo sapere cosa hai fatto, come ti sei sentito?”

lo ho iniziato, fin dai 18 anni, a viaggiare, prima dei 18 anni non ero mai stato all’estero. C’è stato un periodo post-covid19  in cui facevo sempre un viaggio al mese fisso. Non avrei mai iniziato il mio lavoro se non avessi iniziato a viaggiare, quindi il consiglio che posso darvi è “VIAGGIATE, VIAGGIATE TANTO”. Mi sono trovato in un momento della mia vita, soprattutto agli inizi a fare un lavoro che nessuno comprendeva, ed era una cosa che all’epoca mi mise in discussione perché dicevo “Sono io che non lo so fare?” “Il sud, la Campania, l’Italia non è pronta ancora a questo, oppure devo capire semplicemente se è questo che voglio fare?”.

  1. Così sono partito, solo con un biglietto di andata, con il pensiero che sarei tornato quando avrei capito chi volevo essere e che volevo fare.
  2. di Francesca Zinca 
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