Il Reddito di Cittadinanza: cos’era e a cosa serviva

Il Reddito di Cittadinanza: cos’era e a cosa serviva

Il Reddito di Cittadinanza è stata una politica ideata dal Movimento Cinque Stelle ed introdotta in Italia nel 2019. Aveva come scopo principale contrastare la crescente povertà e favorire l’inclusione lavorativa.

Fu ispirato da vari modelli di welfare universale e sostanzialmente era predisposto come un sostegno economico per le famiglie meno abbienti e come un trampolino verso l’occupazione lavorativa.

Lo scopo del Reddito di Cittadinanza

Fu il governo composto dalla coalizione di Movimento Cinque Stelle e Lega a rendere operativa questa manovra, con l’obiettivo di ridurre il divario economico e stimolare la domanda interna.

La sua implementazione fu percepita come un importante cambiamento delle politiche sociali italiane poiché introduceva un meccanismo di sostegno sociale che fosse però condizionato ad una ricerca attiva di lavoro. E allo scopo furono identificate delle figure che potessero aiutare il cittadino che otteneva il sussidio a cercare un lavoro, i cosiddetti navigator.

L’ introduzione del Reddito di Cittadinanza ha certamente garantito un reddito minimo alle persone più bisognose, aumentando così il potere d’acquisto delle famiglie e innalzando il loro tenore di vita al di sopra della soglia di povertà.

Tuttavia, le criticità non sono mancate: la difficoltà nel controllo delle pratiche documentali e la lenta burocrazia italiana hanno spesso rallentato l’efficacia dell’intervento, mentre il mercato del lavoro nazionale non è stato in grado di assorbire i beneficiari del Reddito come invece era stato preventivato.

Sistemi analoghi in Europa

In Europa, misure simili sono state adottate con varie modalità da diversi paesi: abbiamo l’Universal Credit nel Regno Unito e il Revenu de Solidarité Active in Francia. Questi sono esempi di sistemi altamente funzionali che riescono ad integrare in sè diversi tipi di aiuti in un unico beneficio.

Il successore del Reddito di Cittadinanza

Il governo attuale ha abolito nel 2024 il reddito di cittadinanza ed ha, invece, ideato un nuovo sussidio sociale che prende il nome di “Assegno di inclusione”, riservato a famiglie con minori, disabili o anziani nel nucleo familiare.

Di Luca Vece

Back To Top