Shein, da tanto successo ad accuse di sfruttamento

L’ormai famoso e-commerce di Shein è stato colpito da pesanti accuse, aperta un’inchiesta sulle orribili condizioni in cui i dipendenti sono ridotti a lavorare.

Cos’è shein?

Shein, multinazionale, nasce nel 2008 a Guangzhou, da Chris Xu . Sin da subito ha suscitato scalpore fra grandi e giovani, sia per la vastissima disponibilità di prodotti, sia per il prezzo, a suo modo vantaggioso. Questa negli ultimi anni è riuscita persino a superare le 2 grandi aziende concorrenti: Zara ed H&M, pur presenti sul mercato da molto più tempo. Ma in che modo?

Cosa accade realmente all’interno della multinazionale?

Secondo un’inchiesta condotta dalle telecamere di Channel 4, rete televisiva britannica, si è scoperto che i lavoratori di Shein ricevono solo 4 centesimi a capo, ne producono almeno 500 al giorno e la giornata lavorativa dura 18 ore. Hanno a disposizione solo un giorno libero al mese e durante la giornata non è prevista nessuna pausa, a tal punto da costringere le impiegate a lavarsi i capelli durante la pausa pranzo.

Fin dove si spingerà l’e-commerce

Ad Aprile di quest’anno, Shein è stata valutata 100 miliardi di dollari. Già da Gennaio, Reuters, il colosso cinese dell’ e-commerce, aveva iniziato a studiare i primi piani di listing a New York, preannunciando l’imminente quotazione in Borsa. Manovra che, se perfezionata, porterebbe al primo accordo azionario di una società cinese negli Stati Uniti.

di Michelangelo Cerrato

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