La storia di Anastasia Berverly Hills

Anastasia Soare, la founder del brand Anastasia Berverly Hills, é stata la prima nel mondo del makeup a porre accento sulle sopracciglia, creando il Golden Ratio Eyebrow Shaping Method, metodo che permette di creare sopracciglia perfette, e sviluppando un brand, dedicato inizialmente solo alla cura delle sopracciglia che l’ha fatta diventare una star in America.

La storia di Anastasia Soare, é quella dell’american dream, di una donna emigrata negli Stati Uniti dalla Romania senza conoscere la lingua e senza mezzi finanziari; ma con una grande determinazione, e che grazie agli studi in arte e architettura ha portato il suo approccio unico al mondo beauty.

Ci troviamo negli anni 90 e una ragazza di nome Anastasia dalla Romania decise di inseguire il suo sogno americano. Si trasferì in America senza lavoro, senza soldi, e non conoscendo neanche la lingua inglese. Si fece assumere come estetista in un centro estetico, perché non bisognava tanto parlare. Questo centro estetico si trovava a Beverly Hills e il caso volle che come clienti aveva persone famose, tra cui Cindy Crawford e Naomi Campbell. All’epoca nessuno truccava le sopracciglia, ma lei che aveva studiato arte, la sezione aurea e la teoria di Leonardo da Vinci su come il nostro corpo è una grande proporzione, sapeva che le sopracciglia, se disegnate in modo diverso, cambiano completamente il viso di una persona. Quindi si licenziò dal salone, affittò una stanza e iniziò a proporre questo servizio di trucco sopracciglia alle clienti che aveva conosciuto nell’altro salone. Ben presto iniziò a circolare il suo nome tra tutti i circoli di VIP e supermodelle di Beverly Hills. Tutte volevano farsi truccare le sopracciglia da questa Anastasia, tant’è che nel 1994 Vogue scrisse un articolo su di lei. E da quel giorno ebbe inizio la sua fortuna, inizialmente, portando sul mercato prodotti per le sopracciglia, promuovendo poi  nuovi prodotti per il viso e per la cura della pelle, creando un vero e proprio brand di makeup cult.

da Ilaria Shahollari

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