Famiglia finlandese lascia la Sicilia: “La scuola qui è un disastro”

Si erano trasferiti a Siracusa con i loro quattro figli, ma dopo due mesi hanno preferito andare via: sistema scolastico “povero”, “classi rumorose” insegnanti “arrabbiati e impreparati”

Il sindaco risponde alle critiche

E’ bastata una lettera, pubblicata da Siracusa News, con la quale una pittrice finlandese di 42 anni, Eline Mattson, ha denunciato l’inefficacia del sistema scolastico italiano al fine di un’ adeguata formazione culturale e professionale ed ha espresso la sua volontà di trasferirsi con tutta la sua famiglia in Spagna, convinta di trovare una migliore offerta formativa. Lo scorso Ottobre la famiglia ha deciso di andare via. Oggi il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, interpellato dal Corriere della sera, augura ai “fuggitivi” buona fortuna, consapevole del fatto che il sistema scolastico finlandese è considerato tra i migliori al mondo.

Il perché della drastica scelta

Nella lettera tradotta da Roberta De Stefani si legge, infatti, che il suo bambino di sei anni le avrebbe detto: “Mamma, urlano e picchiano sul tavolo”; mentre il figlio di 14 lamenta di conoscere l’inglese “meglio dell’insegnante di inglese”. La donna scrive della giornata scolastica : “Si trascorre sulla stessa sedia dalla mattina fino a quando non si ritorna a casa.” Ha chiesto agli insegnanti se fossero previste delle pause. “Solo piccole pause nella stessa classe” è stata la risposta che sostiene di avere ricevuto. Spiega che in Finlandia i bambini si muovono, giocano, urlano e corrono liberamente all’aperto a beneficio della loro salute, liberandosi dalle energie in eccesso e prendendo aria fresca, così da migliorare il rendimento scolastico.

I social si scagliano contro la politica

Il dibattito si è aperto proprio su questi temi. I social si sono scatenati e tra coloro che si esprimono non manca chi si sofferma sui continui tagli al sistema scolastico e all’incapacità della politica di fare riforme che mettano il bambino al centro dei pensieri primari. Il sindaco di Siracusa aggiunge “Credo in una scuola in cui la burocrazia lasci spazio a percorsi di educazione e formazione agganciati alla realtà. In questi anni di esperienza amministrativa ho conosciuto dirigenti e insegnanti appassionati, e fortemente determinati a fare la differenza per i propri alunni sostituendosi e supplendo in molti casi alle famiglie”

di Michelangelo Cerrato

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