Ritorna la leva militare obbligatoria: cosa comporterebbe

Ritorna la leva militare obbligatoria: cosa comporterebbe

Il 21 maggio 2024 la Lega ha ufficialmente presentato alla Camera il progetto di legge riguardante la reintroduzione della leva militare universale.

Il disegno di legge denominato “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” era già stato annunciato da Matteo Salvini al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio:

“È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi da svolgere vicino a casa. Una volta uno di Udine andava a Bari, e quello di Bari lo mandavano a Udine, dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa”.

 

Cosa comporta il disegno di legge sulla leva militare

Il testo firmato da Eugenio Zoffili, deputato vicino alla segreteria e membro della Commissione Difesa della Camera, prevede la scelta per i giovani italiani tra la formazione militare e un impiego di tipo civile.

Nel testo si legge che il servizio civile e militare coinvolgerà per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 26 anni di età, senza distinzione di genere.

Questi sei mesi saranno però svolti esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali.

Formazione militare o servizio civile

Zoffilli chiarisce che a chi opterà per l’ambito militare “sarà assicurata la formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale”, ribadendo il concetto della prossimità di servizio.

Chi si orienta verso il servizio civile universale sarà invece preparato “a svolgere funzioni di concorso alla tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese con l’opportunità di inserirsi nel sistema nazionale della Protezione Civile e del soccorso pubblico e di collaborare con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco“.

La perplessità del Ministro Crosseto e delle altre forze politiche

Esprime la propria perplessità il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola”.

Anche altre forze politiche esprimono la propria contrarietà alla proposta leghista, come la segretaria del Pd, Elly Schlein, che afferma “Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile”.

Arriva anche il turno del ministro degli affari esteri Tajani, che fa notare come questa proposta costerebbe troppo alle casse dello Stato, ed è quindi non fattibile.

Di Luca Vece

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