L’obbligo vaccinale e la terza dose

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La quarta ondata Covid, che sta colpendo tutta l’Europa, si sta diffondendo anche in Italia con un aumento dei contagi.

Per contrastare questa situazione di emergenza, si trovano d’accordo a rendere il vaccino Covid obbligatorio Forza Italia e Italia Viva. Invece, la Lega di Matteo Salvini, si trova contraria a questa proposta.

L’obbligo vaccinale secondo il presidente dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), dovrebbe essere previsto almeno per tutti lavoratori della Pubblica Amministrazione e delle forze dell’ordine (oltre ai sanitari). L’obbligo potrebbe essere introdotto per gli over 50 e gli insegnanti, molto esposti al contagio. Queste sono le categorie per le quali si sta pensando di procedere anche con la somministrazione della terza dose.

L’ok per la terza dose

Arriva l’ok da Roberto Speranza per la somministrazione della terza dose di vaccino anticipandola ai 5 mesi. Questa è stata autorizzata per i soggetti più fragili, il personale scolastico e sanitario, e a tutti gli over 40 con la seconda dose di vaccino.  I vaccini somministrati sono Pfizer e Moderna anche per chi è stato vaccinato inizialmente con AstraZeneca o col monodose J&J, per il quale è prevista una dose aggiuntiva.

L’efficacia del vaccino

Il vaccino dopo 6 mesi dal completamento della somministrazione inizia a perdere efficacia. Questa passa dal 76% nei vaccinati con ciclo completo rispetto ai non vaccinati prima dei sei mesi, al 50% nei vaccinati con ciclo completo dopo i sei mesi. Mentre per chi soffre di malattie, l’efficacia passa dal 92% per tutte le persone con ciclo completo rispetto ai non vaccinati prima dei sei mesi, all’82% per i vaccinati con ciclo completo dopo i sei mesi.

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