Panchina rossa e scarpette rosse: perché sono i simboli della lotta contro la violenza sulle donne

La panchina rossa e le scarpette rosse sono alcuni dei simboli per la giornata della lotta contro la violenza sulle donne.

Il 25 Novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza femminicida, come istituito dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 Dicembre 1999, per lo svolgimento di attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del contrasto all’abuso sistematico e patriarcale del sesso femminile.

Cosa rappresenta la panchina rossa?

Numerose panchine rosse ,color sangue adottato come simbolo della lotta contro la violenza di genere, sono state installate nei centri urbani per veicolare un duplice messaggio: sia per indicare il simbolico posto occupato da una donna che non c’è più, vittima della violenza femminicida; sia per la sensibilizzazione della violenza sistematica domestica, presente sotto agli occhi di tutti ogni giorno.

Per ricordare l’assenza delle vittime, molti comuni inaugurano nuove panchine rosse o luoghi simbolici per dare visibilità e rilevanza a questo tema nella giornata del 25 Novembre. 

Perché le scarpette rosse?

L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, che il 20 Agosto 2009 chiese alle donne di Juarez di portare in piazza un paio di scarpe rosse per ricordare un’amica scomparsa e il 22 Agosto del 2009, in una piazza di Ciudad Juarez, si posizionarono 33 paia di scarpe femminili, tutte rosse, immagine di denuncia delle oppressioni e degli abusi rivolti verso le donne in un sistema violento basato su azioni criminali.

L’artista si ispirò all’omicidio della sorella, a soli vent’anni, per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, centro di scambio di droga e della tratta di essere umani.

L’installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo, fra cui Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Ecuador, Canada, Spagna e Italia. 

La campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dal Centro antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell’ambito della Violenza contro le donne.

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