Scandalo Balenciaga: al centro della polemica il noto marchio spagnolo

Dalla campagna pubblicitaria alle critiche di Kim Kardashian, fino alla causa legale: da dove nasce lo scandalo che ha travolto Balenciaga?

Cosa ritraggono le immagini della campagna Gift Shop

Per promuovere le idee regalo di Natale Balenciaga ha realizzato una campagna scattata dal fotografo Gabriele Galimberti. Nella campagna Gift Shop si vedono dei bambini che giocano in salotto circondati dalla linea di arredamento Objects di Balenciaga. Tra gli oggetti, però, spuntano anche elementi giudicati inopportuni come calici di vino, collari bondage, cinghie e gli orsacchiotti-fetish della collezione Primavera/Estate 2023.

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La sentenza della Corte Suprema sulla pedopornografia

Nei giorni successivi sono circolate alcune immagini relative alla campagna Spring 2023, ambientata in un immaginario ufficio di Manhattan. In una foto si vede una borsa adagiata su una pila di fogli e documenti, uno dei quali riporta il testo di una sentenza della Corte suprema statunitense del 2008, United States v. Williams, in cui si ribadisce che il materiale pedopornografico è illegale e non è protetto dal diritto alla libertà d’espressione.

La reazione degli utenti e delle star

Le immagini, diventate virali sui social, hanno spinto molti utenti a condannare pubblicamente Balenciaga. Molti clienti hanno voluto manifestare pubblicamente,pubblicando video in cui distruggevano abiti e accessori del marchio dandogli fuoco, mandando in tendenze l’hashtag #BurnBalenciaga. Una polemica così radicata nei social non poteva lasciare indifferenti le star. La prima a rompere il silenzio è stata Kim Kardashian, storica ambassador e testimonial della casa di moda, che ha affidato ai social un lungo messaggio: “Se non ho parlato prima è perché volevo l’opportunità di capire con loro come sia potuto accadere“– ha scritto – “Sto attualmente rivalutando il mio rapporto con il marchio“.

Balenciaga ritira la campagna: le scuse del brand

La campagna Gift Shop è stata ritirata tempestivamente da tutti i canali, con un lungo messaggio di scuse in cui il brand ribadiva la condanna assoluta di qualsiasi forma di abuso sui minori. In un secondo messaggio il brand ha detto di essere pronto ad assumersi “piena responsabilità” per gli “errori” nelle campagne e di aver avviato le dovute indagini interne.

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