Luigi Pirandello nel 1934 riceve il Premio Nobel per la letteratura

Nobel Luigi Pirandello

Con l’inizio del 2024 ricorre il centenario del Premio Nobel per la letteratura ricevuto da Luigi Pirandello nel 1934, assegnato per il suo coraggio e il suo ingegnoso rinnovamento dell’arte drammatica e teatrale. È affascinante notare che il Premio Nobel per la letteratura non gli fu assegnato per una singola opera, ma per l’intera sua produzione letteraria. Lo scrittore, uno dei più importanti drammaturghi del XX secolo, ha saputo esplorare temi profondi e complessi della psiche dell’uomo attraverso le sue opere teatrali e i suoi scritti. La notizia dell’assegnazione del premio Nobel raggiunse Pirandello tramite un telegramma da Per Hallström, segretario permanente dell’Accademia di Svezia. La sua casa a Roma fu invasa dai giornalisti e dai fotografi, ma Pirandello, con il suo tipico umorismo, si mise in posa curvo sulla macchina da scrivere e batté su un foglio una sola ripetuta esclamazione: “pagliacciate! pagliacciate!”.

Questo riconoscimento internazionale consacrò la sua fama e contribuì a far conoscere la sua opera a livello globale. L’eredità di Pirandello continua a influenzare la letteratura e il teatro fino ai giorni nostri, dimostrando la sua straordinaria capacità di toccare le corde più profonde dell’animo umano attraverso la sua arte. Prima di lui il premio venne assegnato solamente ad altri due letterati italiani, che sono Giosuè Carducci (1906) e Grazia Deledda (1926).

nobel luigi pirandello
 

Chi è Luigi Pirandello?

Luigi Pirandello è uno dei più amati e famosi scrittori italiani. Nato a Girgenti il 28 giugno 1867 da una famiglia agiata, ha frequentato il liceo classico di Palermo, poi si è iscritto alla facoltà di Lettere a Roma e successivamente passò all’università di Bonn, in Germania, dove conseguì la laurea. Terminati gli studi decise di stabilirsi a Roma per dedicarsi all’attività letteraria, infatti qui cominciò a collaborare con scritti critici e riviste come “La Nuova Antologia” e “Il Marzocco”. Nel 1894 sposò Antonietta Portulano e, nel 1897, ricevette la cattedra di stilistica e letteratura italiana presso l’Istituto Superiore di Magistero. A partire dal 1903 iniziò un periodo difficile per lo scrittore, a causa dell’ incidente avvenuto nell’azienda paterna che portò in rovina anche il suo patrimonio. Intanto, ha continuato a pubblicare poesie, saggi, romanzi e novelle che nel 1922 organizza in una raccolta intitolata “Novelle per un anno”. Il progetto consisteva nello scrivere un articolo per ogni giorno dell’anno. Nel 1925 Pirandello lascia l’insegnamento per dirigere il Teatro d’arte di Roma e per fondare una sua compagnia. Pirandello ha rinnovato le forme e i generi della letteratura, scrivendo e mettendo in scena cose mai viste prima. Morì nel 1936 a Roma.

Il suo successo è stato strepitoso sia durante la sua vita che dopo la sua morte.

Le sue opere principali sono:

  • “Uno, nessuno e centomila”: un romanzo che esplora l’identità e la percezione di sé;
    “Il fu Mattia Pascal”: un romanzo che tratta la tematica dell’identità e della libertà individuale;
    “Sei personaggi in cerca d’autore”: una delle sue opere teatrali più famose, che sfida le convenzioni del teatro tradizionale;
    “Le novelle”: racconti brevi che spesso esplorano la complessità dell’animo umano.

Di Vittoria Vitale

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